Foresta di Boscolungo:
questa foresta si estende per circa 2700 ettari ed è costituita principalmente
da abeti secolari. Labete bianco (Abies alba) raggiunge altezze intorno
ai 40 metri, ha un tronco diritto con corteccia bianca-grigia levigata,
la chioma è di forma conica. Gli aghi sono verde scuro nella parte
superiore mentre inferiormente sono bianco bluastri; le sue pigne raggiungono
lunghezze di 10-15 centimetri. Nella foresta sono presenti anche faggi.
Il faggio (Fagus silvatica L.) è alto fino a 30 metri, con tronco
tondeggiante, chioma ampia e ramificata, corteccia liscia grigio chiara.
Ha le foglie caduche, di color verde-scuro lucente nella pagina superiore
e più chiaro in quella inferiore. Nella zona si incontra fino a 1800
metri .
Mirtillo
(Vaccinium mitillus L.): Cespuglio
che può raggiungere i 30 cm di altezza, di color verde-bruno. I
frutti sono bacche nero-bluastre dalle dimensioni di un pisello. Cresce
nei boschi di conifere e di latifoglie, nei prati e nelle radure. I frutti,
raccolti nel periodo estivo con speciali rastrelli, sono molto apprezzati
sia freschi che sotto forma di marmellate e sciroppi.
Arenaria: roccia sedimentaria che si è
formata circa 40 milioni di anni fa in seguito a gigantesche frane sottomarine
che hanno trasportato enormi quantità di materiale detritico depositandolo
in bacini di mare profondo. Lungo il sentiero che sale al Libro Aperto
sono visibili potenti stratificazioni di arenaria intervallate da straterelli
di argilla.
Rododendro (Rhododendron
ferrugineum L.) (specie protetta): arbusto cespuglioso sempreverde
con fiori a forma di campanella con 5 lobi rosso porpora. Cresce in gruppi
sulla roccia e sui terreni umidi, ricchi di humus. Nei primi mesi estivi
è possibile ammirare la fioritura delle piante sul versante settentrionale
di monte Libro Aperto.
Monte Maiori (m.1562): piccolo rilievo posto tra il passo dellAbetone
e la Foce delle Verginette. Dalla sommità, facilmente raggiungibile
con il sentiero n. 00 CAI nei pressi della fontana in pietra, è
possibile osservare il suggestivo panorama della dorsale appenninica da
nord a nord-est e a sud le vette del comprensorio abetonese.
Marmotta (Marmota
marmota): è stata reintrodotta in questa zona negli
ultimi anni e si è diffusa sui pendii rocciosi a quote comprese
tra i 1000 e i 2000 metri. Grande allincirca come un coniglio, ha
una folta pelliccia marrone e vive in piccole colonie familiari in tane
sotterranee profonde, dove nel zperiodo invernale trascorre il letargo.
Di giorno è molto attiva, si ciba di erba, germogli e radici, spesso
si siede e controlla il proprio territorio; in caso di pericolo avverte
gli altri emettendo un fischio forte e acuto.
Carlina bianca (Carlina acaulis) (specie
protetta): pianta perenne con fusto breve, poco visibile e con molte
foglie dentate, spinose. I fiori sono riuniti in capolini del diametro
di 12 centimetri, hanno la caratteristica di aprirsi e chiudersi a seconda
del grado di umidità atmosferica.
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